Organizzazione della società nel 1600: La piazza universale di tutte le professioni del mondo 
"La Piazza Universale parla di tutti i mestieri immaginabili. Non soltanto delle professioni   serie, del retore, del filosofo, dell’architetto, dell’avvocato, del   musico, del pittore, ma anche e soprattutto dei mestieri che si dicevano    “meccanici”: fabbri, sarti, tessitori, fornai, muratori, lanaioli,   levatrici, barbieri, vasai, tintori, intagliatori, pescatori, asinari,   caprari, osti, etc. E inoltre di attività sociali non moralizzate. E infine dei mestieri loschi,   mescolati più o meno con l’imbroglio, decisamente aggrediti dalla sferza   di Garzoni, degli alchimisti, degli astrologi, degli esorcisti, degli   indovini, dei maghi. Questo libro è una città che si espande attorno al   una piazza, dove si contemplano costumi e abitudini con cui sta insieme   una popolazione. A suo modo è un libro etnografico." Cit. Gianni CELATI
                                 
                                 
"La piazza universale di tutte le professioni del mondo" è 'opera più famosa e fortunata di Tommaso Garzoni e una delle sue più singolari. Pubblicata per la prima volta nel 1585.
La piazza è una monumentale opera paraenciclopedica che raccoglie e analizza in circa mille pagine oltre cinquecento arti, mestieri e occupazioni tipici nella società seicentesca.
E' un testo molto importante in quanto ci fornisce indicazioni sulla vita e sull'organizzazione della società del tempo. 
Viene citato, per esempio, il concetto di giustizia e di impiccagione.
 
 
 
 
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nessun commento:
Posta un commento